-

PERCHE' CORRIAMO DA SOLI


Rifondazione Comunista ha chiesto al Partito Democratico, al Sindaco Delrio e alla Presidente
Masini di impegnarsi su alcuni punti:

  1. Riteniamo che l’acqua debba essere di proprietà e a gestione interamente pubblica. Cosi come i beni comuni e i servizi essenziali devono essere pubblici. Il privato pensa prima di tutto a fare profitti in borsa, a guadagnare, ma ciò non può avvenire con l'acqua che è un bene essenziale, di tutti.

  2. No alla costruzione degli inceneritori. L'incenerimento dei rifiuti non solo è nocivo per la salute dei cittadini, ma è anche antieconomico. Noi proponiamo una politica che preveda una riduzione dei rifiuti, la raccolta differenziata capillare “porta a porta” e il trattamento meccanico biologico (TMB) che consiste nella lavorazione dei prodotti indifferenziati e avanzati dalla raccolta differenziata.

  3. Blocco dei licenziamenti e assunzione dei lavoratori precari che lavoro direttamente o indirettamente per Comune e Provincia.

  4. Potenziare i servizi sociali pubblici quali nidi, materne, servizi per gli anziani e per i diversamente abili e centri per l’impiego.

  5. Per chi viene licenziato, in attesa di un nuovo lavoro, blocco delle tariffe di luce, acqua, gas e rifiuti e delle rette per i servizi (nidi, trasporti servizi per gli anziani, ecc); forte riduzione per i precari e i cassaintegrati.

  6. Aumento dei fondi destinati alla scuola pubblica, invertendo la tendenza che negli ultimi anni ha visto una progressiva privatizzazione dell’istruzione.


Queste proposte, che distinguono un programma di destra da uno di sinistra, non sono state prese adeguatamente in considerazione. Infatti non figurano né nel programma di Delrio, né nel programma della Masini. È questo il motivo per cui abbiamo deciso di presentarci autonomamente.

Rifondazione Comunista è a favore delle alleanze per battere le destre, ma ciò deve avvenire a partire da obiettivi condivisi e non può essere fatta a qualsiasi costo.


Ora sta a te, col tuo voto, dare forza ai nostri valori e alle nostre idee.

-

IL PROGRAMMA ELETTORALE PER COMUNE DI REGGIO E PROVINCIA

Documento del comitato politico federale di Reggio Emilia
Partito della Rifondazione Comunista–SE
PROGRAMMA ELETTORALE


Il Partito della Rifondazione Comunista di Reggio Emilia accoglie e condivide pienamente il programma per le elezioni Comunali e Provinciali licenziato il primo aprile 2009 a livello nazionale.

Il PRC di Reggio Emilia avversa le politiche portate avanti dalle forze politiche centriste che, soprattutto in ambito locale tentano invano di dare risposte, che in realtà si rivelano blande e di corto respiro, di fronte a una crisi strutturale, di un sistema, quello capitalistico, che sta palesando in modo chiaro ed inequivocabile tutti i suoi limiti e le sue contraddizioni insanabili.
Il sistema capitalista, con la connivenza delle forze moderate stanno cercando di far pagare la loro crisi ai lavoratori.
In tale scenario, gli evidenti processi di progressiva precarizzazione del lavoro e della vita in generale, inseriti in un più ampio processo di negazione del lavoro come soggetto autonomo, e la destrutturazione dello stato sociale si accompagnano all’attacco ai diritti civili e sociali, alla messa in discussione dell’universalità dei diritti di cittadinanza, nonché all’utilizzo della legalità come strumento repressivo invece che come strumento di giustizia sociale.
E’ evidente, pertanto, che non è più possibile cercare di lenire gli effetti devastanti di quel sistema e soprattutto non è più possibile parlare di “capitalismo dal volto umano”.
La sola vera uscita è superare questo sistema per costruirne uno completamento nuovo.
Proprio a Reggio Emilia i processi di privatizzazione posti in essere, trasporti, energia, rifiuti e soprattutto del bene comune per eccellenza, l’acqua, ha segnato una profonda lacerazione tra il centrosinistra e il PRC.
A ciò si lega anche un’ambiguità sul tema della gestione dei rifiuti che non esclude un sistema di smaltimento superato e nocivo, l’inceneritore, ovvero “industria insalubre di prima classe”.
Il PRC offre invece una risposta chiara di civiltà, una risposta praticata in tutte le società evolute che da tempo hanno abbandonato ogni processo di incenerimento sposando il porta a porta e il trattamento a freddo.
Premesso che per una disamina approfondita delle proposte di Rifondazione sui vari temi che toccano e condizionano pesantemente la qualità della vita e la stessa vita (la pianura padana è tra le zone più inquinate d’ Europa) si rimanda al programma nazionale. Per la nostra Provincia, in sintesi, il PRC ritiene essenziali i seguenti impegni programmatici:

BENI COMUNI
· Ripubblicizzazione dei beni comuni (energia gas acqua) prevedendo, da subito, lo scorporo dell’acqua da ENIA;
· Rimunicipalizzazione delle ex municipalizzate.

AMBIENTE
· Gestione sostenibile delle risorse naturale e dei rifiuti. Riduzione della produzione dei rifiuti, politiche di riciclo e riuso, aumento della raccolta differenziata “porta a porta” superando la logica degli inceneritori utilizzando anche più impianti di trattamento a freddo;
· Impegno per la e conservazione e riqualificazione del territorio in un’ ottica di ecosostenibilità avendo riguardo all’ “impronta ecologica” che richiederebbe già oggi un territorio sette volte l’Italia;
· Prevedere una serie di “potabilizzatori” finalizzati a rendere l’acqua non solo semplicemente potabili ma anche buona da bere.

LAVORO
· Di fronte al calo di commesse e ordinativi devono essere evitati i licenziamenti adottando la riduzione di orario a parità di salario anche attraverso l'utilizzo dei contratti di solidarietà. Le aziende devono provvedere a pagare l'integrazione per tutelare al 100% il salario;
· A fronte di delocalizzazioni e/o chiusure di aziende, il PRC sostiene tutte le forme di lotta e di resistenza attiva dei lavoratori;
· Lotta al lavoro nero e al caporalato, che sono solo la punta dell’iceberg dello sfruttamento dei lavoratori, in primo luogo di quelli meno tutelati: immigrati precari donne. Sfruttamento che si fa più feroce in questo momento di crisi anche nella nostra provincia peraltro anche sotto il prestigioso nome di cooperativa, non rispettando, in alcuni casi, neanche i dettati costituzionali - un esempio su tutti - la negazione dell’articolo 36 che prescrive:”a parità di lavoro deve corrispondere parità di salario”;
· Il mondo cooperativo sano, deve, in un momento di crisi economica come l’attuale, ritrovare i suoi valori originari di mutualità e solidarietà, investendo ingenti risorse economiche, umane e di conoscenza per supportare la costituzione di cooperative di lavoratori che dovessero perdere il lavoro. Pertanto il PRC si impegna affinché siano garantiti pari diritti e dignità a tutti i lavoratori e le lavoratrici in tutti i luoghi di lavoro;
· Blocco dei licenziamenti di lavoratori e lavoratrici precari nella Pubblica Amministrazione, nella scuola, nell’Università e ricerca nonché assunzione e stabilizzazione di tutti i precari che lavorano nella e per la pubblica amministrazione;
· Riconversione delle attività e delle produzioni attualmente in crisi al fine di garantire i livelli occupazionali e la coesione sociale con il contributo degli enti pubblici e del mondo cooperativo;
· I centri per l’impiego devono rimanere pubblici.

WELFARE – STATO SOCIALE
Rivendichiamo con urgenza:
· Il blocco dei finanziamenti pubblici destinati a fondo perduto alle aziende senza garanzie sul mantenimento di tutti i posti di lavoro;
· Sostenere il reddito dei lavoratori escludendoli dal pagamento dei servizi erogati dagli enti locali come i trasporti e le mense scolastiche;
· Garantire l'accesso agevolato a tutti i servizi sociali, dai nidi alle graduatorie ACER;
· Attuare politiche volte a calmierare i prezzi degli affitti e le rette dei nidi;
· Blocco dell'aumento delle tariffe luce-acqua-gas e rifiuti. Sospensione delle stesse (tariffe), per chi perde il reddito e forte riduzione per precari e cassaintegrati.
· Rivisitare i criteri per la formazione delle gaduatorie in merito alle richieste per l´accesso ai nidi d´infanzia, in modo da comprendere in modo più puntuale ed articolato le complesse ed etereogenee forme di rapporto di lavoro atipico oggi sempre piu´ diffuse tra le nuove generazioni di famiglie.
· Potenziare, soprattutto in un momento di crisi, gli attuali livelli di quantità e qualità di welfare rivolti in particolare ai diritti delle persone costituzionalmente esigibili, gestiti direttamente dagli enti pubblici con proprio personale;
· Blocco delle esternalizzazioni e delle privatizzazioni;
· Abolire i campi nomadi e realizzare, attraverso le microaree, una reale integrazione.

CASA e POLITICHE ABITATIVE
· Rilancio straordinario dell’edilizia residenziale pubblica e sociale. È necessario destinare fondi per dare una casa a tutti i richiedenti. Il PRC propone di triplicare gli stanziamenti per le politiche abitative per la costruzione di nuovi alloggi di proprietà pubblica con affitti non superiori al 10% di uno stipendio medio di un lavoratore dipendente. I soldi si devono prendere dai finanziamenti pubblici alle imprese;
· Acquisizione e riqualificazione del patrimonio di case già esistenti ma sfitte. In presenza di un’emergenza abitativa siamo favorevoli a misure di requisizione temporanea di alloggi “cartolarizzati”, sfitti o sotto minaccia di sfratto;
· Avviare la costituzione e il sostegno di processi che utilizzando lo strumento dell’autocostruzione e dell’autorecupero, affrontino il risanamento e la destinazione a fini residenziali a basso costo degli immobili pubblici e privati, abbandonati e degradati, mediante cooperative di nativi e migranti;
· Massima trasparenza delle liste e graduatorie per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica e modifica delle modalità di accesso che tengano conto anche del nuovo fabbisogno abitativo.

SICUREZZA
· Sicurezza da intendersi prioritariamente come garanzia del lavoro, di una casa, dell’assistenza, dell’istruzione e non invece come interventi securitari (ronde e telecamere) che, oltre a dare una effimera risposta mediatica, non risolvono le questioni materiali che generano la vera insicurezza;
· Ritirare il provvedimento che vieta le manifestazioni nel centro di Reggio e le ordinanze “anti kebab” e “anti call center”;
· Implementazione del personale atto a controlli e verifiche, leggasi ispettori del lavoro in funzione di sicurezza sul lavoro e della guardia di finanza come recupero dell’evasione.

URBANISTICA
· Blocco dell’espansione edilizia, di nuovi ipermercati e di nuove cattedrali nel deserto (Calatrava o sottopasso dell’appennino) e recupero delle aree dismesse;
· Superamento della logica delle delocalizzazioni

QUESTIONE MORALE
· E’ discriminante l’adozione di un codice etico di ogni candidato basato su alcuni principi a tutela della moralità pubblica: assenza all’atto della candidatura di condanne penali, anche di primo grado, e di rinvio a giudizio per reati non di opinione o d’abuso d’ufficio;
· Impegno ad evitare nell’ambito della propria attività istituzionale ogni possibile conflitto d’interessi;
· Per chi ricopre ruoli istituzionali in nome e per conto del partito, la non condivisione delle linee politiche del partito deve corrispondere alle dimissioni dall’incarico.
· Stabilire un tetto agli stipendi. Nessun amministratore di partecipate e controllate deve percepire un compenso superiore a quello del Sindaco.

PARTECIPAZIONE
· Estendere le politiche del bilancio partecipativo nell’ottica di una reale partecipazione dei cittadini che non dovrà essere limitata esclusivamente alla consultazione o presa d’atto.

FISCO E RISORSE
· Estendere la progressività attraverso l’ISEE applicandolo a tutti i servizi alla persona;
· Una puntuale verifica della veridicità delle dichiarazioni ISEE e lotta all’evasione e all’elusione fiscale.

SCUOLA, UNIVERSITA’ E CULTURA
· l'Ente si faccia carico della garanzia di un'istruzione di qualità per tutti gli studenti. Deve tutelare un diritto inalienabile come lo studio e attuare ogni azione possibile in sostegno di una scuola messa in ginocchio dai tagli indiscriminati e da una proposta didattica (riforma Gelmini) che spazza via decenni di consolidati e accreditati metodi didattico-pedagogici;
· In un periodo di forte e pesante crisi economica si dovranno prevedere dei finanziamenti mirati destinati all'istruzione pubblica, attraverso esenzioni per i buoni mensa o abbattimento dei costi per gli abbonamenti dei mezzi pubblici;
· Taglio progressivo ai finanziamenti alle scuole private parificate, affinché si investa sulle scuole pubbliche che, in quanto tali, sono di tutti e per tutti, indipendentemente da ogni fede, etnia e ceto sociale. In tali scuole parificate, devono essere effettuate periodiche verifiche su metodi e didattica affinché sia garantita comunque la universalità dell’accesso ed i livelli di qualità del servizio offerto, nonché i diritti di chi vi lavora;
· Azzeramento delle liste di attesa prioritariamente attraverso la realizzazione dei servizi di nido e di scuola dell'infanzia comunali e statali;
· Garantire il Tempo Pieno a tutti i richiedenti tenendo presente che la Legge 147/2007 è ancora in vigore;
· Edilizia scolastica: devono essere attivati interventi mirati di manutenzione ordinaria e straordinaria. La Provincia deve pensare ad un piano di riqualificazione degli edifici scolastici nella cifra del risparmio energetico e, in particolar modo, investendo sull'energia rinnovabile;
· Difendere e promuovere i valori ed i diritti costituzionali della laicità e dell’antifascismo;
· Promuovere e difendere la cultura critica, il sapere ed il saper fare;
· Promuovere una riflessione seria sullo stato attuale dell´Universita´, sia a livello nazionale che locale, nei termini delle condizioni di lavoro che si strutturano al suo interno e del ruolo che svolge e/o che dovrebbe svolgere rispetto al sistema paese nel suo complesso.

IMMIGRAZIONE/INTEGRAZIONE
Alle/ai migranti vanno garantiti i diritti fondamentali della persona, i diritti di cittadinanza e di partecipazione pubblica in condizione di parità coi cittadini italiani.

A tale fine il PRC propone:
· Assistenza sanitaria per tutti, indipendentemente dalla regolarità del soggiorno;
· Diritto all'accesso agli uffici amministrativi/stato civile indipendentemente dalla regolarità del soggiorno;
· Diritto all’istruzione per tutti i minori stranieri, anche se privi di permesso di soggiorno o con genitori irregolari;
· Strutture di accoglienza aperte a chi ha bisogno, indipendentemente dai documenti;
· Rimuovere le discriminazioni nel mercato abitativo, favorire l’accesso all’alloggio, superare la ghettizzazione abitativa;
· Costruire luoghi di accoglienza per donne vittime di tratta;
· Costruire o rafforzare la rete degli sportelli informativi, promuovere accordi con la Questura e la Prefettura per la trasparenza e la rapidità delle procedure relative ai permessi di soggiorno;
· Favorire i ricongiungimenti familiari: è necessaria la creazione di un apposito sportello che rilasci gratuitamente e in tempi ragionevoli il certificato di idoneità;
· Migliorare la condizione delle lavoratrici di cura (badanti). Per queste donne vanno costruiti luoghi di socializzazione e di aggregazione per garantire un’adeguata separazione tra tempi di lavoro e tempi di vita e debbono essere previste forme di emersione del lavoro sommerso;
· Introdurre il diritto di voto per gli immigrati nello Statuto Comunale di Reggio Emilia.

TRASPORTI E VIABILITA’
· Parcheggi scambiatori esterni alla città provvisti di copertura fotovoltaica;
· Parcheggi interni alla città destinati esclusivamente ai residenti;
· ACT: unica azienda con gestione interamente pubblica, la quale si vedrà affidata la gestione del T.P.L. per il periodo 2010-2013;
· Rientro totale di tutti i sub-affidamenti nel T.P.L..

SPORT
· Pensiamo che nel sistema Regioni-Province-Comuni si debba riconoscere il ruolo dello sport dei cittadini come grande opportunità per le politiche sociali, ambientali e dello sviluppo. Lo sport dei cittadini, infatti, rende più efficace la prevenzione sanitaria, il contrasto al disagio sociale, dà contenuto ai progetti di uso delle aree verdi urbane e delle riserve naturali, influenza la riqualificazione delle città, promuove innovazione nella progettazione e nella gestione dell’impiantistica sportiva.
· Per questo crediamo che sia maturo il tempo per cui la Pubblica Amministrazione possa pensare a dei Piani dello Sport che dovranno riguardare più assessorati e la stessa pianificazione dello sport dovrà essere una componente della pianificazione generale e delle scelte strategiche inserite nei PSC (Piano Strutturale Comunale).
· Particolarmente in questo momento di recessione, riteniamo che la gestione dei contributi Comunali per lo sport debbano essere distribuiti con nuovi criteri e che una parte di questi debba essere destinata a situazioni di bisogno reali e consentire così l’accesso alla pratica sportiva a chi non ha capacità economiche, fondamentale la collaborazione con i servizi sociali per l’individuazione di queste situazioni.
· Per realizzare questa nuova progettualità grande importanza assumono gli impianti sportivi strutturati e destrutturati. L’Amministrazione Pubblica ha il dovere di fornire nuovi impianti sportivi in chiave metropolitana. Dovranno essere flessibili e integrati nel contesto urbano, non costruiti solo nel rispetto di regolamenti tecnici federali, spesso lontani dalle esigenze della nostra comunità, ma anche in grado di sviluppare un’idea di sport sociale, educativo, di prevenzione sanitaria, di sviluppo associativo e di coesione sociale.

IL MANIFESTO ELETTORALE


clikka sull'immagine per ingrandire